Pareri in materia di Appalti Pubblici

Argomento: forma di pubblicità

Per i bandi di gara su lavori pubblici (inferiori a € 150.000), la pubblicazione deve avvenire solo nel sito ufficiale del Comune? Dev'essere pubblicato su sito ANAC e del Ministero delle infrastrutture? Se si come devo comportarmi?

RdO MEPA - PUBBLICITA'
QUESITO del 04/08/2021

Qualora per gestire una pratica di acquisto di importo pari a 70.000 euro +IVA, si opti per l'effettuazione di un'RdO MEPA invitando un numero limitato di OE in ragione che la stessa si configurerebbe in realtà più come una procedura negoziata piuttosto che una mera richiesta di preventivi, occorre che la SA proceda ugualmente alla pubblicazione dell'avviso di avvio di cui alla L. 120/20? Magg. Filippo STIVANI.

La scrivente Azienda, operante nei settori speciali, sta predisponendo la documentazione per l’avvio di una procedura sotto soglia UE, per circa 400.000 €, relativa a servizi.
Alla luce del D.Lgs. 50/16 e dei successivi "Decreti Semplificazioni", Si domanda gentile CONFERMA su:
#1. Possibilità dell’utilizzo diretto della Procedura Aperta, pubblicando un Bando di Gara sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (serie Contratti Pubblici), senza preliminare Avviso di Indagine di Mercato, prevedendo la presentazione delle offerte in via elettronica.
E, in caso positivo:
#2. Limitazione della pubblicità in ambito nazionale sulla GURI, oltreché il profilo di committente aziendale e il sito del MIT, senza l'obbligo della pubblicazione sui quotidiani (rif. Decreto Ministeriale infrastutture 2 dicembre 2016;
#3. Termine per la presentazione delle offerte pari a 15 giorni;
#4. Decorrenza del termine sub 3, dall’invio del bando alla GURI o dalla pubblicazione dello stesso? Ovvero dalla data di pubblicazione sulla piattaforma digitale dei bandi di gara presso l’ANAC, ex comma 4 dell’art. 73 del D. Lgs. 50/16, che si sostanzia nel perfezionamento del codice CIG sul SIMOG?

In riferimento alla modifica apportata dal d.l. 77/2021 (cd. decreto semplificazioni bis), convertito con legge 108/21, all'art. 29 del d.lgs. 50/2016, relativa all'estensione dell'obbligo di pubblicazione anche alla fase esecutiva, si chiede di confermare se gli atti interessati dal suddetto obbligo coincidano con quelli già oggetto di obbligo di comunicazione all'ANAC (con la compilazione delle schede SIMOG).

Lo scorso anno si è proceduto ad un affidamento diretto, ai sensi dell'art. 1, comma 2, lett. a), del DL n. 76/2020 convertito in legge n. 120/2020, per un servizio intellettuale di importo pari a € 29.000,00. L'affidamento è stato pubblicato in Bollettino ufficiale regionale, nei siti internet della Regione del Veneto (profilo committente e portale Amministrazione trasparente) e del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili ai sensi dell’art. 29 del Codice e ai sensi dell’art. 23 del D. Lgs. n. 33/2013.
Ora stiamo procedendo per il medesimo servizio con una variante in corso d'opera nei limiti del quinto d'obbligo per un importo di 5.800 €.
A tale proposito l'art. 106, c. 5. del Codice prevede che:"le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori, che hanno modificato un contratto nelle situazioni di cui al comma 1, lettere b) e c), pubblicano un avviso al riguardo nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. Tale avviso contiene le informazioni di cui all'allegato XIV, parte I, lettera E, ed è pubblicato conformemente all'articolo 72 per i settori ordinari e all'articolo 130 per i settori speciali. Per i contratti di importo inferiore alla soglia di cui all'articolo 35, la pubblicità avviene in ambito nazionale".
Ciò premesso, come deve essere intesa la nozione di "pubblicità in ambito nazionale" della variante in esame pari a 5.800 €?
In particolare, si chiede se la pubblicità in ambito nazionale deve essere garantita necessariamente con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana (GURI) e come può essere attuata la disposizione di cui all'art. 106 c.5 considerando che l'atto di affidamento iniziale non è stato pubblicato in GURI.
Il ns. orientamento sarebbe di pubblicare il provvedimento di autorizzazione della variante sul sito internet Contratti Pubblici, sul portale della Regione del Veneto (profilo committente e "Amministrazione trasparente"), sul BUR e dare comunicazione all'Osservatorio regionale appalti.